martedì 17 novembre 2020

Recensione "Io prima di te" di Jojo Moyes

Consigliato a coloro che vogliono avvicinarsi al tema della disabilità

Un regalo per i romantici che non hanno paura di imbattersi in emozioni forti 💝

Romanzo rosa

 

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Questa è è la storia di Louisa Clarck e di come la sua vita cambia dopo l'incontro con Will. Prima di lui era una ragazza confusa, senza nessuna consapevolezza di se stessa e delle proprie potenzialità, a cui era attaccata un'immagine che non era la propria ma quella che gli altri le affibiavano: i genitori, la sorella, il fidanzato maratoneta. 

Ogni storia d'amore che ci attraversa non ci lascia come ci ha trovate, ma questa per Louisa fa qualcosa in più. La missione di Clark è salvare Will e quella di Will e far vivere davvero Clark da sempre confinata nella sua piccola stanza e nel giudizio che gli altri le hanno appiccicato addosso. Chi salverà chi?

È un libro che per coloro che non vivono certi drammi rappresenta la possibilità di conoscere una realtà di cui si parla troppo poco. Qui la disabilità non è un concetto, ma ha il volto di Will: un uomo con il mondo in mano prima che un incidente stradale lo relegasse ad una sedia a rotelle. Sarcastico, affascinante, snervante, caparbio, Will in ogni pagina del libro riafferma il suo diritto di scelta, l'unica cosa che gli è rimasta dipendendo in tutto e per tutto dagli altri. È un libro che parla d'amore, di affermazione, di diritti, di scelte, è un percorso arduo e tormentato in cui ridiamo, piangiamo e cresciamo con i personaggi mettendoci nei panni dell'uno e dell'altro. Una scrittura semplice e colloquiale che tocca il cuore di tutti, anche i più duri.

giovedì 12 novembre 2020

Recensione “Nahui Olin”, di Pino Cacucci

Consigliato a chi vuole immergersi in una vivace Città del Messico attraverso gli occhi di una donna controversa

Un regalo per chi vuole fare un viaggio in Messico negli anni 30 rimanendo comodamente seduto in poltrona 💝

Romanzo 

 

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"Ecco, è così che ti chiamerò [...] Nahui Olín. Il moto perpetuo. L'energia che irradia luce, riacquista vita, la diffonde intorno a sé"

Carmen Mondragon, ribattezzata Nahui Olin, è una donna audace, tormentata, che fa del suo corpo un'arma, una provocazione, l'opera d'arte per eccellenza. Il suo erotismo divampa fin dalla tenera età; è una lolita priva di innocenza, da sempre consapevole del suo ascendente nei confronti del sesso maschile. Esprime la sua forza e la sua sofferenza attraverso il foglio bianco e l'inchiostro, le tempere e i pennelli, attraverso gli amplessi sfrenati dove rimane incastrata per anni nella dinamica vittima/carnefice alternando i ruoli sapientemente. La sua essenza diventa bellezza, arte, icona e al suo tramonto un cliché; Frida in una lettera ad Alessandro Gomez scriverà con estrema amarezza: "Non dimenticherò mai che tu, che ho amato quanto me stessa e forse di più, mi hai considerata come una Nahui Olín o addirittura peggio".
Una lettura che mi è piaciuta moltissimo, che mi ha trasportato in una vivace Città Del Messico nel pieno del fermento culturale e artistico, con una Nahui ardente e viva fino al suo ultimo giorno e malgré tout.