giovedì 31 dicembre 2020

Recensione “La storia infinita” di Michael Ende

Consigliato: a chi vuole evadere superando i confini di Fantasia

Regalalo ad un appassionato del mondo fantasy 💝

Genere fantasy

 

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Qualche giorno fa ho letto una citazione di Graham Joyce che mi ha colpito moltissimo; “ho usato i libri come alcune persone usano l'alcool, per cancellare il rumore del mondo esterno”. Ed è questa la magia che ha computo questo romanzo durante le mie festività, mi ha trasportato in un mondo ovattato dove ho volato sulle ali del drago della fortuna insieme ad Atreiu, mi sono fatta catturare dal fascino dell'Infante imperatrice e ho tifato per il protagonista dal primo istante. 

Questa è la storia di Bastiano Baldassarre Balducci che orfano di madre rimane con un padre poco attento e presente. Un giorno, in fuga dai compagni che lo bullizzano, entra i una libreria fa la conoscenza di uno strano libraio che sfoglia un libro rosso color rubino, sulla copertina ci sono due serpenti che si mordono la coda e il titolo è “La storia infinita”. Quando l'uomo si allontana Bastiano ruba il libro e li ha inizio la storia nella storia.

Non categorizzerei il romanzo di Ende come libro per ragazzi , credo che leggendolo da adulti si possono percepire delle sfumature che durante l'infanzia è più difficile cogliere. È un libro che parla del pericolo del nulla e della mancanza di immaginazione, ma non solo. Ende sottolinea l'importanza di realizzare la propria vera volontà desiderando, ma i desideri non sono sempre quelli giusti ma in fondo lo sono se ci portano a destinazione. Viene sottolineata l'importanza dell'identità e dell'accettazione di se stessi come si è, del fondamentale ruolo della fantasia ma di come questa possa diventare pericolosa se ne si abusa recando alla follia.  

Questo testo è davvero magico, è lui che ha trovato me non io lui. Dovete sapere che nell'associazione nella quale collaboro portano ogni genere di cosa e un anno fa qualcuno ha “abbandonato” dei libri, tra i quali questo, era il giorno prima che compissi trentanni. Era perfetto, nuovo, con una copertina trasparente affinché non si rovinasse, nell'edizione rigida e a colori. Aperto il libro trovo una dedica del 31 dicembre, non è un caso che ve ne parli proprio oggi, del 1985 “Alla mia storia infinita”. Oltre la storia di Ende, di Bastiano Baldassare Balducci, ho vissuto quella della persona che l'ha regalato e quella di colei che l'ha ricevuto vedendo le frasi che a matita leggera ha sottolineato. Io credo nella magia, e voi?


giovedì 3 dicembre 2020

Recensione “L'ora di lezione, per un'erotica dell'insegnamento”, di Massimo Recalcati

Consigliato agli amanti del mondo della scuola

Un regalo per gli insegnanti, gli educatori o chi vuole avvicinarsi ad una professione similare 💝

Saggio in chiave filosofica e psicoanalitica

 

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“Non è questo il movimento essenziale che caratterizza il lavoro di ogni insegnante degno di questo nome? Aprire i vuoti nelle teste, aprire buchi nel discorso già costituito, fare spazio, aprire le finestre, le porte gli occhi, le orecchie, il corpo, aprire mondi, aprire aperture impensate prima”.
Questo saggio di Recalcati tratta l'argomento scuola attraverso un impianto filosofico e psicoanalitico, citando Freud, Lacan, Socrate e molti altri pensatori fondamentali. Fa un excursus dell'istituzione scolastica analizzandola attraverso tre principali complessi: quello di Edipo in cui la figura dell'insegnante è quella del padre, una scuola tradizionale e punitiva che vede lo studente come un contenitore da riempire con nozioni preconfezionate; il complesso di Narciso, quello attuale, dove c'è una confusione di ruoli tra genitori, insegnanti e ragazzi che porta una crisi d'identità nel discente; il complesso di Telemaco dove al primo posto ci deve essere da parte della scuola l'esigenza di accendere il desiderio di ricerca da parte del ragazzo. Recalcati per l'intero libro insiste sul concetto di vuoto come occasione e motivo di ricerca, è in questo vuoto che risiede il desiderio e l'eros dell'apprendimento. 
Vi sottolineo in modo particolare l'ultimo capitolo che si stacca completamento dallo stile delle pagine precedenti diventando più poetico e romanzesco. Qui abbiamo l'incontro tra l'autore adolescente e la giovane professoressa di lettere Giulia che cambierà per sempre le sorti dello scrittore.